Nel corso di Telefisco 2021, organizzato dal quotidiano il Sole 24 ore, gli Ufficiali della Guardia di Finanza intervenuti in risposta ad un quesito, hanno chiarito che, se il Rappresentante legale di una Società viene segnalato per un reato tributario richiamato dal D.lgs. 231/01, dovrà essere segnalata automaticamente alla Procura anche la Società, in assenza dell’adozione e corretta applicazione di un Modello Organizzativo idoneo.
La risposta della Guardia di Finanza ha posto l’attenzione sui reati tributari, inseriti tra i reati presupposto 231 dal D.l. 124/2019, che quindi troveranno applicazione dalle dichiarazioni dell’anno 2020. L’intervento ha evidenziato che sarà la Guardia di Finanza a rilevare l’eventuale vantaggio o interesse per la Società sottoposta al controllo, ad accertare i comportamenti delle persone coinvolte ed a verificare l’idoneità del modello organizzativo 231, eventualmente adottato.
Risulta quindi quantomai opportuno che gli Enti e le Società adottino un Modello Organizzativo completo, adeguato a prevenire i reati previsti dal D.lgs 231 (compresi i reati tributari) e che tale Modello sia correttamente applicato. Così facendo si potrà ottenere un duplice beneficio: da un lato introdurre processi di lavoro ben strutturati, efficienti e conformi alla norma e dall’altro tutelare l’Azienda e chi la gestisce.
FONTE: Reati tributari, doppia sanzione per rappresentanti e società