Il mondo del vino si muove con decisione in un percorso di riduzione del proprio impatto ambientale e di certificazione del processo produttivo, anche perché il consumatore dei mercati del Nord Europa e USA dà valore alla sostenibilità e privilegia i prodotti delle Aziende ecosostenibili.
Un recente articolo, apparso sul quotidiano Il Sole 24 Ore, riporta il caso della storica tenuta di Argiano di Montalcino, fondata nel 1580, la quale ha deciso di avviare un progetto che la porterà a certificare l’impatto zero della propria produzione. In questo, Argiano segue altre Aziende leader nel mercato del vino come Donnafugata (carbon footprint accountability), Firriato (carbon neutral dal 2019) e Santa Margherita (carbon neutrality della produzione di Pinot grigio), che hanno puntato sulla certificazione di sostenibilità ambientale.
L’attenzione alla certificazione da parte di queste Aziende, che affiancano al prestigio del nome l’indubbia qualità dei propri vini, rappresenta un segnale importante e un’indicazione chiara per tutti i produttori che vogliono valorizzare il proprio marchio. Risulta evidente che le certificazioni ambientali, oltre a tutelare l’Impresa, possono rappresentare un vantaggio competitivo e sostenere lo sviluppo commerciale.
Fonte:
Vino a impatto zero: la tenuta Argiano avvia progetto per la certificazione dell’intera filiera